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Un matrimonio










Oggi,in un piccolo comune in provincia che all'ultimo censimento ISTAT contava esattamente 3835 anime, nella parrocchia del paese si è radunata un po' di gente, per la precisione 181 invitati, venuti per assistere al matrimonio di Francesca e Luca. Lui commerciante, lei avvocato, fidanzati ormai da dodici anni..la svolta matrimoniale dopo tutto questo tempo è scontata, se non addirittura obbligatoria. Gli invitati attendono l'inizio della cerimonia con aria distratta, chi guarda l'orologio, chi chiacchiera coi parenti che non incontrava dal Natale scorso, chi cerca di stemperare il calore di questa giornata di agosto facendosi aria con il libretto dei canti liturgici. Quel libretto con le preghiere che gli sposi hanno scelto insieme e compilato con cura su una carta simil-pergamena, per sottolineare la solennità della funzione. Lo sposo stringe la mano agli amici, che ricambiano con solidali pacche sulle spalle. Avvicinatosi poi all'altare, si ferma compostamente ad aspettare la sposa. Un amico di Luca intanto pensa "Bene...stesso copione visto migliaia di volte. Oltretutto lui ha già 38 anni, era ora che si sposasse! Speriamo almeno che la cerimonia sia breve.."
Passa qualche minuto e finalmente entra Francesca, circondata da un'aura di luce bianca che filtra dall'ingresso alle sue spalle creando un' effetto suggestivo... Francesca è una vita che sogna questo momento. Rivive mentalmente il suo sogno come fosse un canovaccio che la guida nella realtà. Cerca di ricalcare ogni passo, ogni movimento, ogni sguardo, così come si era immaginata che avrebbe dovuto essere.
Finalmente gli sposi sono vicini, si scambiano un rapido sorriso ed inizia la cerimonia.
(Prendere il libretto a pagina uno)
Il profumo di fiori, anche se delicato, pervade la chiesa. Francesca preferiva le rose gialle per la cerimonia..lui invece le voleva bianche. "Ma alla fine è sempre lei a spuntarla" pensa Luca mentre gli invitati stanno voltando pagina. "Questo canto, ad esempio, non mi è mai piaciuto ma sua madre ci teneva e...incredibile, il matrimonio è il nostro e invece bisogna accontentare i parenti.. " Intanto un bambino piange in fondo alla chiesa.
"Ma guarda cosa vado a pensare mentre mi sto sposando..cerchiamo di concentrarci sulla funzione.." Mentre Luca rimugina su queste cose, il suo sguardo cade su Francesca, avvolta in quell'abito immacolato. Dietro il velo si intuiscono gli occhi di lei, lucidi di emozione. "sembra proprio convinta..innamorata..ma io?". (Pagina tre. Preghiamo.)
La testa riprende a frullargli vorticosamente. Il discorso del prete diventa un ronzio lontano..come una radio lasciata accesa in un'altra stanza. Invece di pensare ai momenti belli passati con Francesca, Luca rivede mentalmente il loro ultimo litigio..per decidere il colore di quelle maledettissime tende. Anche su quello alla fine lei l'ha spuntata! Undici anni di piccole punzecchiature. "è vero-pensa-insieme non stiamo male, ma con lei c'è sempre quella sensazione di fastidio indefinito.. una piccola ma costante insofferenza..è lì appena sotto la superficie e ogni tanto affiora". Guarda di nuovo la sposa e per un attimo il futuro gli sembra un buco nero pronto a inghiottirlo. Stavolta, sotto il velo, gli sembra di vedere uno sguardo maligno.. certo, è solo un gioco di luce o uno scherzo della sua mente, ne è cosciente. Ma non c'è più tempo di pensare... Il prete ritorna visibile davanti ai suoi occhi e lo sta fissando..siamo alla scena clou di quel film già visto mille volte, ma interpretato ogni volta da nuovi protagonisti... Stavolta però il finale è diverso. "Non voglio!" Esclama Luca. Francesca rimane incredula, le parole che vorrebbe pronunciare le rimangono incastrate in gola.. lo guarda allontanarsi velocemente ed uscire dalla parrocchia tra il vociare degli invitati. Quella luce bianca che prima l'aveva accompagnata, ora si sta inghiottendo il suo futuro in un boccone. Per un attimo si sente addosso gli occhi di tutti...ma questa volta la sensazione non è piacevole come quando è entrata in chiesa... Sono le ore 11.42 di un sabato di agosto. Il finale di una storia dato per scontato una volta di troppo, è stato invece riscritto lasciando tutti di sasso. Qualcuno a fare finta di guardare l'orologio per non incrociare lo sguardo dei genitori di Francesca, altri a osservare le reazioni dei parenti che non vedeva dallo scorso Natale , altri ancora a nascondere la propria espressione sbigottita dietro quei libretti liturgici che finalmente hanno così trovato la loro utilità.

[N.D.A. : racconto di fantasia ma basato su una notizia vera apparsa ieri]

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