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Cheese and bread



Ero in giro per lavoro e per trovare parcheggio ci ho impiegato mezz'ora. Alla fine l'unico spazio che ho trovato era di traverso tra la neve, il marciapiede, le strisce pedonali e con una ruota sul parcheggio riservato agli handicappati. Battendo anche il record di più contravvenzioni tutte insieme. Però temo che il signore che mi stava prendendo la targa non fosse il notaio del Guinness dei primati.

E così, con l'irritazione addosso dovuta alla ricerca esasperata del parcheggio e successivo giro a vuoto nella burocrazia degli uffici, mentre guardano le vetrine natalizie mi sono detto: chi se ne frega, bisogna sorridere, è Natale. Tutti devono sorridere a Natale. Anche per finta, va bene lo stesso.

E mentre pensavo a queste cose, vengo colto da fame famelica, così entro nella prima panetteria che vedo. Una commessa si avvicina per servirmi e la collega le dice: "Mi raccomando, sorridi!"

Da quando le panettiere sanno leggere nella mente?

"Sto sorridendo abbastanza?"mi chiede lei, tagliandomi la pizza
"Uhm...direi di si" le rispondo, valutando l'estensione della sua dentatura
"No, perchè il nostro titolare vuole che sorridiamo di più"
"Beh, direi che state facendo un buon lavoro"
Poi mi fa pagare e le chiedo se voleva che mettessi una firma per testimoniare che il cliente è stato soddisfatto del sorriso.
"E' un'idea, dovremmo farlo davvero!"
Sono uscito sorridendo.
Stavolta non per finta.

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