Passa ai contenuti principali

Relatività













Stasera il ritorno dell'ora legale ci farà scomparire nel nulla un'ora della nostra esistenza.

Come sopravvivere al trauma? Perchè al telegiornale danno i loro utilissimi consigli su come affrontare il caldo estivo (tipo: state all'ombra) o come fare quando nevica (tipo: andate piano).
Ma non dicono mai niente su come superare lo choc da cambio dell'ora. Come fare?

L'anno scorso mi sono fatto assistere da uno psicologo per superare la perdita, ma non ha funzionato molto.

Infatti questo spostamento di orari, oltre allo choc psicologico per la dipartita di un'ora, dà anche origine a un trauma da jet-lag, pur senza esserci mossi da casa. Per cui ho deciso che questa sera mi sballerò senza limiti per causarmi uno sconvolgimento superiore a quello dovuto al cambio d'ora.

Non andrò a dormire, scombussolando i miei ritmi biologi totalmente. Sarà un duro sacrificio, ma ho dei validi collaboratori che, con l'ausilio di vino, chitarre ed altre amenità mi sosterranno nell'impresa.

Le altre alternative sarebbero state:

1) Andare a dormire normalmente per poi svegliarsi facendo finta di avere dormito 1 ora in più. Ma fingere con sé stessi è inutile: veniamo subito sgamati.

2) Ignorare del tutto il cambio d'ora, continuando a vivere all'ora nostra come se niente fosse. L'ho fatto un anno involontariamente, ma tutti gli altri non erano d'accordo.
E tutte le volte che davo appuntamento a qualcuno, questo arrivava sempre un'ora prima.

Tranne un mio amico. Lui è arrivato puntuale

Commenti

Rieccomi ha detto…
Oppure puoi fare come me. Metti al mondo una creaturina adorabile che ti tiene sveglio dall'una di notte in poi, alle cinque vuole andare a far colazione e alle sei e trenta sei lì che fai costruzioni sul tappeto. Ti garantisco che il cambio d'ora non lo percepisci minimamente.
Fulmikotone ha detto…
Guarda, terrò buono il tuo consiglio... magari tra qualche cambio d'ora..

Post popolari in questo blog

Blog diary

Normalmente, scrivendo su un blog si tende sempre a guardare il mondo con occhio letterario. Quello che segue è una paginetta di "Caro diario..." scritto con occhio bloggoso. Caro Diario.. oggi mi sono svegliato prestissimo con gli occhi a fessura, pur non essendo reduce da una serata brava , ma causa di una cattiva posizione a letto. Infatti, mantenere la 69 fino alle ore piccole, produce effetti negativi sul sonno. Questo sguardo "orientale" è durato per tutto il giorno: mi sono tenuto in un costante stato di semi torpore, tipo cannato, ma senza canna. Sembravo un malato fuggito dall'ospedale ancora sotto sedativi. Comunque ho deciso che potevo lavorare benissimo anche in queste condizioni. E poi, dopo la morte di Jacko, gli zombie sono tornati di moda e non sono più discriminati socialmente. Dovevo seguire una conferenza in un posto a un'ora di macchina, a fatica trovo un posto di traverso in tripla fila carpiata e entro. Ma ho subito sbagliato ingresso

Stra(m)bismo

Parlare con uno strabico è sempre un po' un problema. Non sai mai bene dove guardarlo. Dà sempre un po' fastidio parlare con uno che guarda da un'altra parte. Viene da dirgli Oh? Ehiii? (scocchiando le dita) Sono qua! Cosa c'è di così interessante in quel punto bianco sul muro bianco che stai fissando in maniera così pervicace? La Tecnica di solito consiste nel: 1) Individuare l'occhio sano 2) Guardare l'occhio sano 3) Non guardare l'occhio storto 4) Resistere e non guardare l'occhio storto. Oggi mi è capitato uno strabico strano. Ingestibile. Sono stato spiazzato. Con l'occhio destro guardava un punto imprecisato dell'infinito alle mie spalle. Con il sinistro mi guardava un capezzolo. Non che abitualmente vada in giro a torso nudo, ma era per far capire il punto esatto. Non sono riuscito a individuare l'occhio sano e quindi non ho potuto applicare la Tecnica. Sicuramente l'occhio che guardava dietr

Teorema della tartaruga rovesciata

Non sei più giovane quando smetti di andare in palestra per sviluppare gli addominali e inizi ad andare in palestra per ridurre la pancia.