Passa ai contenuti principali

Vivere inconsapevolmente













Riflessione sulla vita.
Fare le cose consapevolmente è cosa buona. Ma farle giuste in maniera inconsapevole dà più soddisfazione.

Voglio dire: se sapete che alle 18 parte l'ultimo treno vi organizzate, guardate l'ora di continuo e riuscite a prenderlo.

Se invece decidete di non informarvi su treni e orari, vi fate i cavoli vostri, vi presentate in stazione dove vi sentite dire: "E' arrivato giusto in tempo: sta partendo l'ultimo treno!", vi sentite automaticamente fortunati e soddisfatti, e avete vissuto tutto il giorno rilassati e senza l'ansia di arrivare in stazione per le 18.

Ora, provate a pensare a quante volte vi è andata bene comportandovi in maniera distratta. O a quanti amici conoscete che vivono perennemente nelle nuvole, ma che nonostante questo riesce sempre a andar loro di culo. Entrano in un negozio il giorno che era in svendita il cellulare che volevano senza avere letto il volantino pubblicitario, comprano il biglietto del concerto degli U2 su internet in un attimo che le linee si liberano nonostante ci sia gente che sia dalla mezzanotte del giorno prima che ci prova. Sono gli stessi che quando perdono un aereo si lamentano di aver avuto sfiga e poi scoprono che l'aereo è caduto (fateci caso, per ogni disastro aereo ce n'è uno che si salva perchè non è arrivato in tempo).

Insomma, da una mia statistica personale ho valutato che sia meglio vivere nell'incoscienza: sei più tranquillo e nella maggior parte dei casi ti va bene. Aumenta il relax e si riduce lo stress dovuto allo sbattersi per informarsi su date, orari, cose da fare. E se anche una volta perdete il treno, dovete vederla come un'opportunità per fermarvi ancora un po'. Pensate se l'aveste perso comunque per un contrattempo anche se siete stati per tutto il giorno con l'occhio all'orologio!

Insomma, bisogna cercare di essere consapevolmente inconsapevoli

Commenti

Vaniglia ha detto…
Toh...Fulmicotonato, hai centrato in pieno il mio modus vivendi che effettivamente è una figata pazzesca: zero stress, zero patemi, giusto un paio di multe quando mi dimentico a casa l'abbonamento dell'autobus, ma tutto ciò è trascurabilissimo se penso alla meravigliosa, insostenibile leggerezza dell'incosapevolezza!
Fulmikotone ha detto…
Sarà perchè è anche il mio modus vivendi.
Bene, abbiamo delle cose in comune..potremmo vederci questa sera alle 7 per un aperitivo. Ovviamente uno dei due o entrambi potrebbe non arrivare all'appuntamento ;)
frank ha detto…
ecco, vedi cosa si perdono i giapponesi con tutta la loro petulante precisione e nevrotica puntualità
Vaniglia ha detto…
Ma non sarebbe mica un problema...Per noi mentalmente elastici le attese non sono che opportunità e ciò che non può più essere aperitivo potrebbe diventare cena o colazione o pranzo del giorno dopo...
Fulmikotone ha detto…
@Vaniglia. Hehehe,esattamente! Ecco, credevo di aver trovato una filosofia innovativa e poi arrivi tu che sei il Guru della Teoria Dell'Inconsapevolezza. (Escluso Scajola)

@Frank: i giapponesi hanno la giapponesità nel dna. Senza un continuo scandire di tempi si sentono a disagio. E' la contro-filosofia orientale
Usagi ha detto…
la filosofia de ilfulmicotonato e vaniglia mi piace un sacco, ma non sarò mai in grado di metterla in pratica. sig.... io sono giapponese dentro... e poi non mi piace aspettare agli appuntamenti... ;-)
Vaniglia ha detto…
In effetti, Usagi, non so se sia una cosa che si possa imparare... Un po' devo ammettere che ci son nata così. Perchè a me aspettare piace un sacco... Le cose più belle che mi siano mai successe, mi son successe più o meno mentre aspettavo.
Anonimo ha detto…
io son come Usagi, non mi piace aspettare e non mi piace far aspettare gli altri... mi piace essere organizzata e non mi stressa affatto, perchè mi muovo in maniera armonica con ciò che determino... non so se mi son spiegata. Faccio un esempio: ho il treno alle 7, io arrivo un quarto d'ora prima, senza correre, tranquilla che non perderò il treno, e in quel quarto d'ora che mi avanza mi piace guardare la gente della stazione, leggere un libro, disegnare... Pensa che il mio cervello si sveglia all'ora che mi serve (anche le 4 del mattino, se necessario) senza che io debba mettere uno di quegli oggetti malefici che chiamano sveglie. Ce l'ho proprio dentro, l'organizzazione. Baci a tutti, consapevoli e inconsapevoli. Sara
Fulmikotone ha detto…
@Usagi. Non ho mai fatto aspettare nessuno, la filosofia dell'inconsapevolezza è limitata al lasciarsi guidare dal destino, invece di volerlo controllare inutilmente. Tanto se devi perdere un treno lo perdi comunque. Però a queste conclusioni si arriva col tempo,come un'illuminazione zen.

@ Vaniglia: Si, è quella che si chiama dolce attesa

@ Sara. Sicuramente hai degli avi nipponici. Vivi nella sicurezza dell'abitudinarietà..quasi quasi ci scrivo il prossimo post su questa cosa :)
frank ha detto…
eh no, un vivere armonico in italia è possibile solo arrivando alla stazione almeno venti minuti dopo l'orario previsto: bene che vada il treno sarà in ritardo di mezz'ora.
Fulmikotone ha detto…
@ Frank
Infatti, i ritardi dei treni italiani e altri malfunzionamenti del nostro paese sono quelli che fanno si che il Vivere Inconsapevolmente sia una filosofia che si adatta bene all'Italia. E' per questo morivo che statisticamente quelli che riescono a prendere il treno vivendo distrattamente sono molti!
Vaniglia ha detto…
No! Fulmicotonato! Non morirmi statisticamente!!!!

Post popolari in questo blog

Blog diary

Normalmente, scrivendo su un blog si tende sempre a guardare il mondo con occhio letterario. Quello che segue è una paginetta di "Caro diario..." scritto con occhio bloggoso. Caro Diario.. oggi mi sono svegliato prestissimo con gli occhi a fessura, pur non essendo reduce da una serata brava , ma causa di una cattiva posizione a letto. Infatti, mantenere la 69 fino alle ore piccole, produce effetti negativi sul sonno. Questo sguardo "orientale" è durato per tutto il giorno: mi sono tenuto in un costante stato di semi torpore, tipo cannato, ma senza canna. Sembravo un malato fuggito dall'ospedale ancora sotto sedativi. Comunque ho deciso che potevo lavorare benissimo anche in queste condizioni. E poi, dopo la morte di Jacko, gli zombie sono tornati di moda e non sono più discriminati socialmente. Dovevo seguire una conferenza in un posto a un'ora di macchina, a fatica trovo un posto di traverso in tripla fila carpiata e entro. Ma ho subito sbagliato ingresso

Stra(m)bismo

Parlare con uno strabico è sempre un po' un problema. Non sai mai bene dove guardarlo. Dà sempre un po' fastidio parlare con uno che guarda da un'altra parte. Viene da dirgli Oh? Ehiii? (scocchiando le dita) Sono qua! Cosa c'è di così interessante in quel punto bianco sul muro bianco che stai fissando in maniera così pervicace? La Tecnica di solito consiste nel: 1) Individuare l'occhio sano 2) Guardare l'occhio sano 3) Non guardare l'occhio storto 4) Resistere e non guardare l'occhio storto. Oggi mi è capitato uno strabico strano. Ingestibile. Sono stato spiazzato. Con l'occhio destro guardava un punto imprecisato dell'infinito alle mie spalle. Con il sinistro mi guardava un capezzolo. Non che abitualmente vada in giro a torso nudo, ma era per far capire il punto esatto. Non sono riuscito a individuare l'occhio sano e quindi non ho potuto applicare la Tecnica. Sicuramente l'occhio che guardava dietr

Teorema della tartaruga rovesciata

Non sei più giovane quando smetti di andare in palestra per sviluppare gli addominali e inizi ad andare in palestra per ridurre la pancia.