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E la vita, la vita..




..la vita l'è bela. Più che altro varia. Riserva sempre sorprese belle o tremende.
Di solito arrivano in maniera assolutamente inaspettata. Si nascondono lì, dietro l'angolo e quando meno te lo aspetti ti fanno: BUH!

Magari sei lì tutto tranquillo che ti bevi un cappuccino pensando a quanto è bella la vita e ti arriva una telefonata tipo doccia fredda che ti stronca e cominci a pensare a quanto sia bella la morte. Oppure viceversa...sei tristissimo perchè la sera prima ti si è staccata l'unghia del piede sinistro e il giorno dopo trovi 50 euro incastrati tra i cubetti di porfido. Non si può mai sapere..sono eventi rapidi, variazioni quasi meteorologiche. E come il tempo non dipende da te..puoi solo stare lì ad aspettare mentre comincia a piovere (cacca) e di solito non ti sei portato l'ombrello.

Questi cambiamenti ti entrano nella testa all'istante e ti settano il cervello in modalità ottimismo, allegria irrefrenabile e voglia di spaccare il mondo oppure in modalità pessimismo, tristezza cosmica e suicidio. Il problema è che questo pomello è collocato in un posto in cui da soli non ci si arriva, serve sempre l'aiuto di qualcuno che lo ruota per darti gioia. O che per farti dispetto te lo gira su tristezza cosmica. Brutto essere in balia degli altri, ma non si può farci niente.

In questo periodo sto cercando di farmene una ragione...ma mi sa che continuando di questo passo, arriverò all'unica soluzione valida per stare bene: il cinismo. Sono già sulla buona strada. A quello ci si può arrivare da soli..basta prendere a testate il muro fin quando non si rompe l'interruttore.

Commenti

Amauroto ha detto…
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.
Arthur Schopenhauer
Fulmikotone ha detto…
Mai piaciuto Schopenhauer...era di una tristezza infinita, un pessimista senza limiti.
E poi era gelosissimo di Hegel perchè insegnavano insieme alla stessa università, ma mentre Hegel aveva le aule gremite, da lui non andava nessuno. Questo l'ha portato a scrivere cose ancora più tristi ;).

E comunque non sono d'accordo..il piacere e la gioia sono reali tanto quanto il dolore e la noia. Quello che che mi colpisce è però la loro repentina alternanza
Amauroto ha detto…
http://www.ibs.it/code/9788845912955/schopenhauer-arthur/arte-essere-felici

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