Normalmente, scrivendo su un blog si tende sempre a guardare il mondo con occhio letterario. Quello che segue è una paginetta di "Caro diario..." scritto con occhio bloggoso.
Caro Diario..
oggi mi sono svegliato prestissimo con gli occhi a fessura, pur non essendo reduce da una serata brava, ma causa di una cattiva posizione a letto. Infatti, mantenere la 69 fino alle ore piccole, produce effetti negativi sul sonno.
Questo sguardo "orientale" è durato per tutto il giorno: mi sono tenuto in un costante stato di semi torpore, tipo cannato, ma senza canna. Sembravo un malato fuggito dall'ospedale ancora sotto sedativi. Comunque ho deciso che potevo lavorare benissimo anche in queste condizioni.
E poi, dopo la morte di Jacko, gli zombie sono tornati di moda e non sono più discriminati socialmente.
Dovevo seguire una conferenza in un posto a un'ora di macchina, a fatica trovo un posto di traverso in tripla fila carpiata e entro. Ma ho subito sbagliato ingresso e mi sono ritrovato in una banca. Guardandomi intorno ho pensato "La mia banca è diversa". Per forza: non era la mia banca. Non avendo l'immediata esigenza di farmi estorcere interessi tendenti all'usura per un mutuo, esco.
Esco e rientro dalla parte giusta finendo in un soporifero auditorium moquettato di rosso e nero, che ovatta tutti i suoni. Un giorno mi farò fare la camera da letto a forma di auditorium perchè non c'è niente che scateni di più il sonno. Se poi vuoi provare ad andare in catalessi, basta metterci anche uno che parla: l'effetto ninna nanna è garantito.
Fortuna che a metà c' hanno messo il buffet gratuito: pizzette farcite di ogni tipo e croissant imbottiti di cremina misteriose ma ipercaloriche. Di solito in questa occasione si vedono rinomati professionisti che si buttano sulle paste nemmeno arrivassero direttamente da 6 mesi di naufragio sull'isola dei famosi.
Tutto 'sto mangiare e bere mi fa venire lo stimolo, ma non riesco a trovare il bagno. Infatti il cartello è chiaro:
Se cerchi un bagno, ti attacchi.
Cerco di arraffare più cibo possibile e mi trasferisco in un altro posto a 3 quarti d'ora di distanza, dove devo incontrare una persona che arrivava in treno. Fortuna che in stazione ci sono gli utilissimi televisori informativi, che mi dicono che il treno parte (start) puntualmente alle 0x74FF5756. Ci tengo a precisare che non condivido affatto questa scelta delle FS di indicare gli orari con numeri esadecimali.
Il tabellone mi dà un'altra informazione importantissima, e cioè che il treno è lungo (size): 1827147812. Anche se non ho capito bene l'unità di misura. C'è un'altra cosa di cui mi sono sempre chiesto l'unità di misura.
E cioè del fatto che Rocco che faccia la cacca sotto il ponte di Baracca e la faccia duraduradura e il dottore la misuri. E poi il dottore se ne esce che la misura è 33. Si, ma 33 cosa? Secondo me, vista l'imprecisione dei dati, si trattava sicuramente di un dottore della mutua. Che però fa un bel servizio a domicilio, visto che viene addirittura sotto il ponte, per misurare la cacca di Rocco. Ma non divaghiamo.
Sempre in stazione, mentre aspettavo il treno lungo 1827147812, leggo i cartelloni. E scopro le regole - anzi - l'unica regola per sopravvivere sui treni al giorno d'oggi:
Alla fine la persona arriva, discutiamo, la saluto e poi ne approfitto per fare ancora una capatina a portare un documento all'Agenzia delle Entrate, dove trovo questa scritta deliziosa. Non mi prendo nemmeno la briga di censurare i nomi, primo perchè era appesa in uno spazio pubblico, secondo perchè così vedete chi firma 'ste cose:
Che tradotto significa: "Gli ascensori sono rotti e non ci pensiamo minimamente a farli aggiustare. Se li prendete e si fermano, sono tutti cazzi vostri, non dite che non ve l'avevamo detto. E quindi evitate poi di farci causa".
A fare funzionare le cose non sono capaci, ma a pararsi il culo sono BRAVISSIMI!
Se poi chiedete loro perchè non li facciano aggiustare, sono sicurissimo che risponderanno che non è loro competenza ma di qualche altro ufficio. Che però vi risponderà che non è loro competenza ma di qualche ulteriore ufficio.
Dopo questa chicca decido di tornarmene a casa. Metto la radio a palla dove c'è una canzone mezza disco. Guardando nello specchietto retrovisore vedo che anche quello dietro sta ascoltando la stessa canzone, perchè la sta canticchiando e lo si capisce dal labiale. Allora tutti e due cantiamo e balliamo su macchine diverse, come se fossimo su due cubi in discoteca. Un ritorno molto dance che mi fa riprendere e finalmente riesco a riaprire gli occhi interamente. E a vedere la luce.
Strobo.
Caro Diario..
oggi mi sono svegliato prestissimo con gli occhi a fessura, pur non essendo reduce da una serata brava, ma causa di una cattiva posizione a letto. Infatti, mantenere la 69 fino alle ore piccole, produce effetti negativi sul sonno.
Questo sguardo "orientale" è durato per tutto il giorno: mi sono tenuto in un costante stato di semi torpore, tipo cannato, ma senza canna. Sembravo un malato fuggito dall'ospedale ancora sotto sedativi. Comunque ho deciso che potevo lavorare benissimo anche in queste condizioni.
E poi, dopo la morte di Jacko, gli zombie sono tornati di moda e non sono più discriminati socialmente.
Dovevo seguire una conferenza in un posto a un'ora di macchina, a fatica trovo un posto di traverso in tripla fila carpiata e entro. Ma ho subito sbagliato ingresso e mi sono ritrovato in una banca. Guardandomi intorno ho pensato "La mia banca è diversa". Per forza: non era la mia banca. Non avendo l'immediata esigenza di farmi estorcere interessi tendenti all'usura per un mutuo, esco.
Esco e rientro dalla parte giusta finendo in un soporifero auditorium moquettato di rosso e nero, che ovatta tutti i suoni. Un giorno mi farò fare la camera da letto a forma di auditorium perchè non c'è niente che scateni di più il sonno. Se poi vuoi provare ad andare in catalessi, basta metterci anche uno che parla: l'effetto ninna nanna è garantito.
Fortuna che a metà c' hanno messo il buffet gratuito: pizzette farcite di ogni tipo e croissant imbottiti di cremina misteriose ma ipercaloriche. Di solito in questa occasione si vedono rinomati professionisti che si buttano sulle paste nemmeno arrivassero direttamente da 6 mesi di naufragio sull'isola dei famosi.
Tutto 'sto mangiare e bere mi fa venire lo stimolo, ma non riesco a trovare il bagno. Infatti il cartello è chiaro:
Se cerchi un bagno, ti attacchi.
Cerco di arraffare più cibo possibile e mi trasferisco in un altro posto a 3 quarti d'ora di distanza, dove devo incontrare una persona che arrivava in treno. Fortuna che in stazione ci sono gli utilissimi televisori informativi, che mi dicono che il treno parte (start) puntualmente alle 0x74FF5756. Ci tengo a precisare che non condivido affatto questa scelta delle FS di indicare gli orari con numeri esadecimali.
Il tabellone mi dà un'altra informazione importantissima, e cioè che il treno è lungo (size): 1827147812. Anche se non ho capito bene l'unità di misura. C'è un'altra cosa di cui mi sono sempre chiesto l'unità di misura.
E cioè del fatto che Rocco che faccia la cacca sotto il ponte di Baracca e la faccia duraduradura e il dottore la misuri. E poi il dottore se ne esce che la misura è 33. Si, ma 33 cosa? Secondo me, vista l'imprecisione dei dati, si trattava sicuramente di un dottore della mutua. Che però fa un bel servizio a domicilio, visto che viene addirittura sotto il ponte, per misurare la cacca di Rocco. Ma non divaghiamo.
Sempre in stazione, mentre aspettavo il treno lungo 1827147812, leggo i cartelloni. E scopro le regole - anzi - l'unica regola per sopravvivere sui treni al giorno d'oggi:
Alla fine la persona arriva, discutiamo, la saluto e poi ne approfitto per fare ancora una capatina a portare un documento all'Agenzia delle Entrate, dove trovo questa scritta deliziosa. Non mi prendo nemmeno la briga di censurare i nomi, primo perchè era appesa in uno spazio pubblico, secondo perchè così vedete chi firma 'ste cose:
Che tradotto significa: "Gli ascensori sono rotti e non ci pensiamo minimamente a farli aggiustare. Se li prendete e si fermano, sono tutti cazzi vostri, non dite che non ve l'avevamo detto. E quindi evitate poi di farci causa".
A fare funzionare le cose non sono capaci, ma a pararsi il culo sono BRAVISSIMI!
Se poi chiedete loro perchè non li facciano aggiustare, sono sicurissimo che risponderanno che non è loro competenza ma di qualche altro ufficio. Che però vi risponderà che non è loro competenza ma di qualche ulteriore ufficio.
Dopo questa chicca decido di tornarmene a casa. Metto la radio a palla dove c'è una canzone mezza disco. Guardando nello specchietto retrovisore vedo che anche quello dietro sta ascoltando la stessa canzone, perchè la sta canticchiando e lo si capisce dal labiale. Allora tutti e due cantiamo e balliamo su macchine diverse, come se fossimo su due cubi in discoteca. Un ritorno molto dance che mi fa riprendere e finalmente riesco a riaprire gli occhi interamente. E a vedere la luce.
Strobo.
Commenti
Dalle mie parti, sotto ponte di baracca, c'è TUNIN che fa cacca... eh eh eh.
sto blog è pazzescamente divertente.
Eh si, l'unità di misura è fondamentale. Sbagliare la durezza della cacca di rocco potrebbe compromettere la diagnosi.
Sul treno, siccome i vagoni sono lunghi in media 26 metri, usando il micron viene fuori un treno con 7 carrozze. Tutto torna!
@Gwidien
Paese che vai gente che trovi. Ma sotto sto ponte non andrei mai a fare un giro turistico