
Ieri, nonostante il bel tempo nevoso, ho dovuto spararmi la Torino-Savona andata e ritorno, tanto per andare a prendere un po' di iodio al mare che fa bene. Mi sono fatto una pista incredibile..nel senso che l'autostrada era diventata praticamente una pista da sci. A un certo punto sono stato anche superato da una renna. No,non una Renault, proprio una renna con slitta a seguito. La prossima volta per andare a Savona prendo la seggiovia.
Siccome poi al ritorno mi hanno chiuso l'autostrada per mal tempo, aspettando che riaprisse ne ho approfittato per fare un giro in centro e ho scoperto che i savonesi sono gente molto precisa. Ma molto. Riporto degli esempi.
Colto dalla fame vado in un accogliente baretto, e ne approfitto anche per un pit-stop al bagno. Dentro c'era scritto: "riservato ai clienti". Per un cuneese, questo sarebbe stato sufficiente. Ma per un savonese invece è troppo vago, così sotto ci hanno aggiunto la definizione di "clienti". Ho fotografato il biglietto che c'era sul cesso.
Che tra l'altro il bagno aveva il vetro smerigliato, quindi se da fuori hanno visto il flash, si saranno chiesti cosa diavolo mi stessi fotografando chiuso lì dentro! Il lavoro del fotoreporter richiede dei sacrifici..
Comunque ecco qua:

Mi piace molto il punto d) "farla dentro". Da cui si trae un grande insegnamento, e cioè che nella vita "farla fuori" è sempre una cosa sbagliata.
Ma ecco un altro esempio di precisione savonese. Allora, dovete sapere che in Corso Italia giace il vecchio ospedale San Paolo, un'enorme struttura abbandonata in attesa di essere ristrutturata e adibita a qualcos'altro. Ma da quanto tempo esattamente è stato abbandonato? Grazie al comitato "Qualunque cosa ma subito" lo sappiamo con precisione:

A parte il fatto che il concetto di "subito", dopo quasi 18 anni perda un po' di significato. Comunque mi piace l'idea che ci sia un omino che puntualmente, tutte le mattine da ben 6.551 giorni, si alzi e vada a aggiungere un giorno al conteggio. Per la precisione.
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